
Stress da rientro, come gestirlo?
Il ritorno alla quotidianità dopo le vacanze può rappresentare una vera e propria sfida emotiva e psicofisica: scadenze da rispettare, messaggi a cui rispondere e ritmi più serrati, generano spesso una sensazione di disagio.
A livello fisico e mentale, si possono manifestare stanchezza persistente, difficoltà di concentrazione, irritabilità e un generale senso di malinconia, in alcuni casi, sfociando in veri e propri segnali di ansia. Tuttavia, esistono strategie efficaci per prevenire e superare questa fase di adattamento, riportando equilibrio e benessere nella propria routine.
Cos'è lo stress da rientro
Lo stress da rientro è una condizione transitoria che può insorgere dopo un periodo di pausa prolungata, un senso di spaesamento che, spesso, colpisce maggiormente chi non si sente appagato dalle proprie attività professionali o vive in ambienti poco sereni.
Non si tratta di una patologia, ma di una reazione psicofisica alla ripresa degli obblighi quotidiani, i cui segnali possono variare da persona a persona: sonnolenza durante il giorno, difficoltà a concentrarsi, disturbi gastrointestinali, tono dell’umore basso, apatia e irritabilità. In casi più intensi, lo stress può manifestarsi con tachicardia, sudorazione e tensioni muscolari, specialmente se si ritorna in ambienti percepiti come ostili o non stimolanti.
Nella maggior parte delle situazioni, questo disagio tende a ridursi nel giro di pochi giorni, soprattutto se si affronta il rientro in modo graduale.
Come gestirlo
Affrontare questo tipo di stress in modo consapevole è possibile, adottando alcune abitudini che favoriscano un passaggio più dolce dalla vacanza alla vita lavorativa.
Un consiglio utile è quello di rientrare a casa con qualche giorno di anticipo rispetto alla ripresa degli impegni, magari prima di un weekend: questo permette di ritrovare gradualmente i ritmi abituali, adattando orari di sonno, pasti e attività. Anche una pianificazione semplice e realistica delle prime giornate può aiutare, stabilendo pochi obiettivi quotidiani e aumentando gradualmente il carico di lavoro.
Prendersi delle pause regolari durante la giornata, dedicarsi a brevi momenti di svago o attività piacevoli dopo l’orario lavorativo, può fare la differenza, così come dormire a sufficienza, fare una colazione nutriente e introdurre un minimo di movimento fisico quotidiano, per influenzare positivamente l’umore e la capacità di concentrazione. Anche dedicarsi alla pianificazione di una breve gita, o di un futuro viaggio, può stimolare l’entusiasmo e ridurre il senso di oppressione.
Infine, in alcuni casi, l’integrazione può offrire un supporto concreto: esistono formule pensate per favorire il recupero di energia mentale e fisica, grazie alla presenza di vitamine, sali minerali, aminoacidi e piante adattogene. Questi componenti contribuiscono a migliorare la resistenza allo stress, sostenere la concentrazione e supportare il tono dell’umore e, se ben selezionati, possono rivelarsi validi alleati nei momenti di maggiore affaticamento mentale e fisico.
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